La richiesta dell’invio dei dati all’Enea nasce con la Legge di Bilancio 2018 cha ha introdotto l’obbligo di inviare, a partire dal 1° gennaio 2018, una comunicazione legata alla detrazione del 50% sugli interventi di ristrutturazione edilizia che consentono anche di conseguire un risparmio energetico e all’acquisto di elettrodomestici, con l’obiettivo di monitorare il risparmio energetico che può derivare da un intervento di ristrutturazione.
L’Agenzia, nelle nuove guide, ricorda che l’invio va effettuato entro 90 giorni dalla data di ultimazione dei lavori o del collaudo, attraverso il sito web dedicato. Tuttavia, specifica che l’invio all’Enea, anche se obbligatorio per il contribuente, non determina, se non effettuato, la perdita del diritto alla detrazione. Manca, infatti, una specifica previsione normativa che preveda la sanzione nel caso non vi si provveda.
La guida ricorda che è possibile usufruire della detrazione Irpef 50% e del limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare per le spese di recupero del patrimonio edilizio fino al 31 dicembre 2019. Salvo che non intervenga una nuova proroga, dal 1° gennaio 2020 la detrazione tornerà alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro.
L’Agenzia ricorda gli altri benefici fiscali per i lavori sul patrimonio immobiliare introdotti negli anni: la possibilità di pagare l’Iva in misura ridotta e quella di portare in detrazione gli interessi passivi pagati sui mutui stipulati per ristrutturare l’abitazione principale.